Madonna lignea

E tornata nella sua collocazione “storica”, nella cappella di mezzo della navata sinistra della chiesa dei Carmini, la statua della Vergine vestita, di proprietà della Scuola Grande di Santa Maria del Carmelo. Si trovava precedentemente nell’altare del Presepio, nella navata destra della chiesa, ove, secondo la storiografia, era rimasta per tutto l’Ottocento.
Ma già nel 1909, per festeggiare il cambiamento del titolo in Santa Maria del Carmelo da quello dell’Assunzione, secondo quanto concesso un anno prima dal papa Pio X, il simulacro ligneo della Madonna viene arricchito del tronetto dorato e posto nella cappella, allora restaurata, della navata sinistra. Nel 1938 venne aggiunto il Bambino, e, presumibilmente, furono aggiunti, per questo scopo, gli inserti lignei inchiodati sulle gambe della Vergine.
Con la soppressione napoleonica della Scuola Grande, avvenuta per ordine del regio Demanio, è verosimile che il simulacro ligneo non fosse portato nella tradizionale processione del 16 luglio, giorno in cui si celebra la festa della Madonna del Carmelo, dopo quella, ampiamente documentata dei primi anni dell’Ottocento, avvenuta con grandi spese da parte della Confraternita. Gli abiti della Vergine di ganzo d’oro, di grisetta d’argento, di drappo a fiori e alcuni di seta, che ancora erano in discrete condizioni, vengono consegnati alla Scuola che, durante il regno di Ferdinando I d’Austria, ottiene un nuovo regolamento come Confraternita, cui viene riconosciuto, nuovamente, il diritto di esercitare le proprie prerogative, tra cui l’attività caritativa. Nel 1903, riprendendo l’antica tradizione, viene portata in processione l’attuale statua della Vergine.
Databile forse al 1737 quando la Scuola fa realizzare un soler e scolpire una Beata Vergine, questa statua interamente intagliata e dipinta non è nata, presumibilmente, per essere vestita ed ha subito, nel tempo, alcune modifiche, tra cui una scalpellatura attorno alla vita e dietro alle spalle, con ogni probabilità per adattare la figura oltre che alla vestizione, al trono. Questo si presenta ricco, imponente, articolato in volute e intagli dorati, fiancheggiato da quattro angeli scolpiti ad incastro, due ai lati della Vergine, due su volute, in un tripudio di cherubini. Il monogramma della Scuola Grande dei Carmini campeggia alla base del tronetto, mentre un imponente baldacchino dorato sovrasta la figura della Madonna, cui è stata posta sul capo, nell’immagine attuale, una corona argentea. Il simulacro è vestito di una bianca veste serica che conferisce un notevole contrasto cromatico con la profusione dorata del trono, ed è tuttora oggetto di una sentita devozione.